I nuovi dazi annunciati da Trump: cosa cambia
Negli ultimi giorni, l’Amministrazione Trump ha annunciato l’estensione e l’inasprimento di alcuni dazi doganali su merci importate negli Stati Uniti, in particolare sui prodotti considerati strategici per il settore siderurgico e manifatturiero. Queste nuove misure, che arrivano a toccare soglie anche del 25% sul valore dei beni, si collocano nel quadro delle politiche commerciali protezionistiche già avviate negli anni precedenti, ma segnano un’ulteriore escalation con potenziali effetti rilevanti sull’export europeo e, nello specifico, italiano.
- Cosa prevedono i “nuovi dazi”
Stando alle ultime comunicazioni ufficiali, i dazi riguardano:
- Prodotti siderurgici e componenti meccaniche
- È prevista una maggiorazione tariffaria fino al 25% su alcuni semilavorati in acciaio, già in passato toccati dalle misure introdotte ai sensi della Section 232 del Trade Expansion Act (19 U.S.C. § 1862), che autorizza il Presidente USA a imporre dazi qualora l’import massiccio di determinate merci minacci la “sicurezza nazionale”.
- Beni industriali ad alto contenuto tecnologico
- Alcune voci doganali, ritenute “strategiche” per la competitività tecnologica statunitense, sono state incluse o riviste all’interno delle liste di merci soggette a tariffe punitive previste dalla Section 301 del Trade Act (19 U.S.C. §§ 2411-2420), utilizzata per contrastare presunte pratiche commerciali sleali da parte di Paesi terzi.
- Rischio esteso ad altri settori
- Sebbene al momento non vi siano conferme ufficiali, l’Amministrazione Trump ha più volte ventilato la possibilità di introdurre ulteriori restrizioni o di ampliare la gamma di prodotti interessati. A essere potenzialmente coinvolti potrebbero essere beni del settore agroalimentare, alcuni prodotti manifatturieri di fascia alta e anche accessori del settore moda.
- Impatto immediato per le imprese italiane
- Aumento dei costi doganali: per chi esporta negli Stati Uniti, un dazio addizionale del 25% può determinare un forte incremento del prezzo finale, minando la competitività del prodotto sul mercato USA.
- Rischi di contrazione degli ordini: l’eventuale riallocazione delle catene di approvvigionamento da parte delle aziende americane potrebbe favorire produttori locali o fornitori di Paesi non soggetti a tali tariffe.
- Incertezza contrattuale: i rapporti commerciali in corso, privi di clausole di adeguamento in caso di variazioni tariffarie (“dazio pass-through” o “hardship”), potrebbero dover essere rinegoziati in tempi rapidi per non subire perdite finanziarie.
- Come tutelarsi: consigli e strumenti legali
- Verifica delle clausole contrattuali
- È opportuno controllare le condizioni di vendita e fornitura, inserendo (se mancanti) clausole di “hardship” per rinegoziare il prezzo in caso di aumento imprevisto dei costi doganali.
- Valutare la possibilità di pass-through dei costi, in modo che l’onere del dazio sia condiviso o trasferito lungo la filiera.
- Richiesta di esenzioni (Exclusion Requests)
- Nel contesto delle misure emanate ai sensi delle Section 232 e Section 301, l’ordinamento statunitense permette di presentare istanze di esenzione al Department of Commerce o all’Office of the U.S. Trade Representative (USTR).
- Un’analisi tecnica adeguata dei prodotti, con dettagli su impossibilità di produrli negli Stati Uniti o di rimpiazzarli con alternative locali, può offrire qualche spiraglio di esclusione.
- Pianificazione doganale e adeguamento della supply chain
- Esaminare i codici doganali (HTS) per valutare se esistono classificazioni diverse o specifiche regole di origine che potrebbero alleggerire l’incidenza del dazio.
- In alcuni casi, può risultare strategico delocalizzare parte della produzione in Paesi non colpiti dalle tariffe aggiuntive oppure stipulare accordi con partner locali negli Stati Uniti.
- Risoluzione delle controversie
- Sul piano contrattuale, includere clausole arbitrali internazionali può essere fondamentale per far valere i propri diritti in caso di dispute con partner commerciali.
- Il supporto dello Studio Legale Rosano
Lo Studio Legale Rosano, con consolidata esperienza in diritto commerciale internazionale e diritto doganale, assiste le imprese italiane colpite o potenzialmente danneggiate dai nuovi dazi statunitensi, offrendo:
- Consulenza contrattuale mirata: revisione e predisposizione di accordi che tutelino l’azienda da rischi derivanti dall’aumento dei dazi.
- Analisi doganali e tariffarie
- Strategie di contenzioso internazionale: assistenza nei procedimenti davanti a tribunali statunitensi o nelle sedi arbitrali.
Studio Legale Rosano – 28 febbraio 2024