Rendicontazione dei Fondi Europei: Regole e rischi.

La rendicontazione dei progetti europei da parte delle pubbliche amministrazioni (PA) e dei privati destinatari di fondi comunitari è un processo complesso e cruciale per garantire l’efficace utilizzo dei fondi provenienti dall’Unione Europea (UE). In questa sezione esaminiamo le diverse tipologie di fondi europei, le principali problematiche nella rendicontazione e le normative europee e italiane che la disciplinano.

Tipologie di Fondi Europei

I Fondi Strutturali di Investimento (SIE).

La principale categoria dei Fondi Europei è costituita da “Fondi Strutturali e di Investimento Europei” (SIE) i quali rappresentano strumenti finanziari dell’Unione Europea destinati a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale all’interno dell’UE. Questi fondi mirano a ridurre le disparità regionali e a sostenere la crescita economica sostenibile attraverso investimenti in diversi settori.

I SIE comprendono cinque fondi principali:

1. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Il FESR ha l’obiettivo di rafforzare la coesione economica e sociale nell’Unione Europea correggendo gli squilibri tra le regioni. Finanzia progetti in aree come l’innovazione e la ricerca, l’agenda digitale, il supporto alle piccole e medie imprese (PMI) e la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

2. Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+)

L’FSE+ è il principale strumento finanziario dell’UE per sostenere l’occupazione, migliorare le opportunità di lavoro e promuovere l’inclusione sociale. Include iniziative per migliorare l’accesso al mercato del lavoro, la qualità dell’istruzione e della formazione e l’integrazione sociale dei gruppi svantaggiati.

3. Fondo di Coesione

Il Fondo di Coesione è destinato agli Stati membri il cui reddito nazionale lordo (RNL) per abitante è inferiore al 90% della media dell’UE. Finanzia grandi progetti infrastrutturali nei settori dei trasporti e dell’ambiente, contribuendo a ridurre le disparità economiche e sociali e a promuovere lo sviluppo sostenibile.

4. Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)

Il FEASR sostiene le aree rurali dell’UE attraverso finanziamenti per migliorare la competitività dell’agricoltura, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e promuovere lo sviluppo economico e sociale delle comunità rurali.

5. Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA)

Il FEAMPA promuove una pesca e un’acquacoltura sostenibili, sostenendo le comunità costiere e contribuendo alla protezione delle risorse marine. Finanzia progetti che migliorano la competitività del settore, promuovono la diversificazione economica e migliorano la qualità della vita nelle zone costiere.

Obiettivi dei Fondi SIE

I Fondi SIE perseguono tre obiettivi principali:

  1. Investimenti per la crescita e l’occupazione. Questo obiettivo mira a rafforzare il mercato del lavoro, promuovere l’innovazione, migliorare la competitività delle imprese e sostenere lo sviluppo sostenibile delle regioni.
  2. Cooperazione territoriale europea. Conosciuta anche come Interreg, questa iniziativa promuove la cooperazione tra regioni e paesi dell’UE per affrontare sfide comuni e condividere buone pratiche.
  3. Sviluppo rurale. Questo obiettivo mira a migliorare la qualità della vita nelle aree rurali, sostenere l’agricoltura sostenibile e promuovere la diversificazione economica.

Gestione e Attuazione

La gestione dei Fondi SIE è condivisa tra la Commissione Europea e le autorità degli Stati membri, che includono le autorità regionali e locali. Le autorità nazionali e regionali sono responsabili della selezione, gestione e monitoraggio dei progetti finanziati dai Fondi SIE. La Commissione Europea supervisiona l’attuazione dei programmi, garantendo il rispetto delle norme e degli obiettivi fissati.

Le Altre tipologie di Fondi.

Oltre ai Fondi SIE sono previste altre tipologie di fondi.

  • Horizon Europe. Horizon Europe è il programma di ricerca e innovazione dell’UE per il periodo 2021-2027, con un budget di circa 95,5 miliardi di euro. Finanzia progetti che affrontano sfide globali come il cambiamento climatico e l’innovazione tecnologica.
  • Erasmus+. Erasmus+ è il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, con un budget di 26,2 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
  • Programma LIFE. LIFE è dedicato all’ambiente e all’azione per il clima, con un budget di 5,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
  • Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF). Supporta la gestione delle migrazioni nell’UE, promuovendo l’asilo e l’integrazione dei cittadini di paesi terzi, con un budget di 9,9 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
  • InvestEU. Riunisce diversi strumenti finanziari dell’UE per promuovere investimenti in settori chiave, con un budget di 26,2 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, e mira a mobilitare oltre 370 miliardi di euro di investimenti
  • Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) Integra e amplia il tradizionale Fondo Sociale Europeo (FSE), con un budget di circa 99,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.
  • Programma Digital Europe. Finanzia progetti che promuovono la digitalizzazione dell’economia e della società europea, con un budget di 7,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.

Normative che Disciplinano la Rendicontazione dei Fondi Europei

  • Regolamenti Europei:
  1. Regolamento (UE) n. 1303/2013 Stabilisce disposizioni comuni per i Fondi SIE, comprese le norme sulla programmazione, il monitoraggio, la valutazione, la gestione e il controllo dei fondi (Commissione Europea, 2013).
  2. Regolamento (UE) n. 1301/2013 Specifico per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), stabilisce i requisiti per la gestione finanziaria e la rendicontazione delle spese (Commissione Europea, 2013).
  3. Regolamento (UE) n. 1304/2013 Specifico per il Fondo Sociale Europeo (FSE), delinea le modalità di gestione e controllo delle spese e i criteri per la rendicontazione (Commissione Europea, 2013).
  4. Regolamento (UE) n. 514/2014 Stabilisce disposizioni generali per l’AMIF e il Fondo Sicurezza Interna (ISF), definendo i requisiti per la gestione finanziaria e la rendicontazione (Commissione Europea, 2014).
  5. Regolamento (UE) n. 2021/1060 Introduce nuove disposizioni comuni per il periodo di programmazione 2021-2027, sostituendo il regolamento (UE) n. 1303/2013. Stabilisce norme per la gestione e il controllo dei fondi europei (Commissione Europea, 2021).
  • Normative Nazionali Italiane:
  1. Decreto Legislativo n. 118/2011 Stabilisce i principi e le regole per l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, inclusi quelli riguardanti la gestione dei fondi europei.
  2. Legge n. 196/2009 La legge sulla contabilità e la finanza pubblica, che include disposizioni sulla gestione dei fondi strutturali e di investimento europei.
  3. Decreto del Presidente della Repubblica n. 97/2003 Regolamento sulla gestione delle spese relative ai programmi cofinanziati dall’Unione Europea. Definisce le modalità di controllo e rendicontazione delle spese.
  4. Circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze Il Ministero dell’Economia e delle Finanze emette regolarmente circolari che forniscono linee guida e istruzioni operative per la gestione e la rendicontazione dei fondi europei.

Problematiche relative alla rendicontazione.

Le principali problematiche nella rendicontazione dei fondi europei includono:

1. Complessità Amministrativa.

La gestione e la rendicontazione dei fondi europei sono spesso percepite come complesse a causa dei regolamenti dettagliati e delle normative articolate. Questa complessità può portare a errori di interpretazione e applicazione.

2. Capacità Tecnica e Risorse Umane.

Molte PA affrontano carenze di capacità tecnica e risorse umane. La mancanza di personale adeguatamente formato e di competenze specifiche nel campo della rendicontazione può portare a errori e ritardi.

3. Ritardi nei Pagamenti.

Ritardi nei pagamenti ai beneficiari finali dei progetti possono derivare da inefficienze amministrative e problemi di liquidità delle PA, mettendo a rischio la realizzazione dei progetti (report Il Sole 24 Ore, 2023).

4. Verifiche e Controlli.

Le procedure di verifica e controllo imposte dalla Commissione Europea sono rigorose e possono rallentare il processo di rendicontazione, aumentando il carico di lavoro delle amministrazioni (Report Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2023).

Strategie per Migliorare la Rendicontazione

Il rischio principale relativo alla errata o inesatta rendicontazione è costituito dalla revoca dei fondi ricevuti. Per affrontare queste problematiche, diverse strategie possono essere implementate:

  1. Formazione e Assistenza Tecnica. Investire nella formazione del personale e offrire assistenza tecnica continua alle PA può migliorare la qualità della rendicontazione.
  2. Semplificazione delle Procedure. La Commissione Europea potrebbe lavorare alla semplificazione delle procedure amministrative, rendendo le normative più chiare e accessibili.
  3. Miglioramento dei Sistemi Informatici. L’implementazione di sistemi informatici avanzati per la gestione e la rendicontazione dei fondi può ridurre i tempi e i costi amministrativi, migliorando la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni.
  4. Collaborazione e Scambio di Buone Pratiche. Promuovere la collaborazione tra le PA e lo scambio di buone pratiche può aiutare a diffondere soluzioni efficaci e innovative per la rendicontazione dei progetti europei.

Conclusione

La rendicontazione dei fondi europei richiede un’attenzione scrupolosa alle normative sia europee che nazionali. La conoscenza dettagliata dei regolamenti e delle leggi è fondamentale per le PA per evitare errori e garantire una gestione trasparente ed efficace dei fondi. Superare le problematiche esistenti richiede un impegno congiunto da parte delle amministrazioni, delle istituzioni europee e dei vari stakeholders coinvolti, con l’obiettivo comune di migliorare la gestione e l’impatto dei progetti finanziati dall’UE.

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Comba&Rosano Studio Legale – 20 giugno 2024